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Ritardanti di fiamma: quali sono e dove si applicano

I ritardanti di fiamma sono sostanze chimiche che vengono applicate ai materiali per prevenire l’inizio o rallentare la crescita del fuoco. Sono stati utilizzati in molti prodotti di consumo e industriali sin dagli anni ’70, per ridurre la capacità dei materiali di infiammarsi.

Di seguito ne vediamo le applicazioni e le tipologie più comuni.

⛏️ Guarda anche: Disperdenti: che cosa sono e a che cosa servono

Dove vengono applicati

I ritardanti di fiamma vengono spesso aggiunti o applicati ai seguenti prodotti.

  • Mobilia quale come imbottiture, tappezzeria, materassi, tappeti, tende (in tessuto e non);
  • Materiali da costruzione e da costruzione, inclusi fili e cavi elettrici e materiali isolanti, come schiume isolanti in polistirene e poliuretano;
  • Elettronica e dispositivi elettronici, come computer, laptop, telefoni, televisori ed elettrodomestici, ma anche elementi di cablaggio;
  • Prodotti per il trasporto, come sedili, coprisedili e imbottiture, paraurti, cappelliere e altre parti di automobili, aeroplani e treni.

Tipologie di ritardanti di fiamma

Esistono centinaia di tipologie di ritardanti di fiamma, alcune delle quali negli anni sono state ritirate dal commercio. La loro classificazione avviene generalmente in base al contenuto di bromo, cloro, fosforo, azoto, metalli o boro.

  • Ritardanti di fiamma bromurati: contengono bromo e sono i ritardanti di fiamma più utilizzati. Utilizzato in molti beni di consumo, tra cui elettronica, mobili, materiali da costruzione, ecc.
  • Eteri di difenile polibromurato (PBDE): i PBDE non si legano chimicamente con i prodotti a cui vengono aggiunti (mobili, elettronica, ecc.), quindi si liberano facilmente da questi prodotti ed entrano nell’aria e nella polvere.
  • Ritardanti di fiamma organofosfati (OPFR): con la graduale eliminazione dei PBDE, alcuni OPFR sono stati identificati come sostituti.
  • Tetrabromobisfenolo A (TBBPA): ampiamente usato per realizzare circuiti stampati ed elettronica per computer. Utilizzato anche in alcuni tessuti e carta, o come additivo in altri ritardanti di fiamma.
  • Esabromociclododecano (HBCD): un additivo utilizzato principalmente nei materiali da costruzione in schiuma di polistirene.

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