Gli eteri di cellulosa sono dei composti ad alto peso molecolare aventi una struttura eterea costituita da cellulosa, e comprendono metilcellulosa, etilcellulosa, idrossietilcellulosa, idrossipropilcellulosa e loro derivati. Si tratta in sostanza di polimeri idrosolubili che vengono prodotti dalla modifica chimica della cellulosa, che offrono numerose applicazioni in differenti settori in qualità di:
- stabilizzanti
- addensanti
- modificatori di superficie
La loro solubilità dipende essenzialmente dalle caratteristiche dei gruppi introdotti nel processo di eterificazione, e dal grado di sostituzione e distribuzione dei gruppi di eterificazione nelle macromolecole.
Di seguito vediamo più nel dettaglio le loro applicazioni professionali.
⛏️ Guarda anche: Che cosa sono i modificatori reologici e dove vengono applicati
Quali sono gli eteri di cellulosa più utilizzati
Nel 2021 quasi la metà del volume di eteri di cellulosa consumato nel mercato mondiale è stato rappresentato dalla carbossimetilcellulosa (CMC), un polimero utilizzato come additivo alimentare soprattutto con la funzione di addensante, ma anche all’interno dell’industria cartaria per la produzione di carte da imballaggio alimentare, e ancora per la produzione di detergenti, farmaci, prodotti per la cura personale, materiali da costruzione e impieghi per l’industria petrolifera.
Nello stesso anno, oltre un terzo del consumo è stato rappresentato dalla metilcellulosa e dai suoi derivati (idrossipropilmetilcellulosa, idrossietil metilcellulosa… ), anch’essi utilizzati per scopi edili quali i rivestimenti superficiali, e applicazioni alimentari, farmaceutiche e per la cura personale.
Applicazioni
Le applicazioni degli eteri di cellulosa sono differenti. Eccone un elenco a titolo di esempio:
- vernici e rivestimenti: pitture architettoniche, rivestimenti industriali, rivestimenti per automotive, rivestimenti per tetti, inchiostri e pigmenti;
- settore edile: additivi per cementi e calcestruzzi, adesivi e sigillanti, additivi per gessi e malte, applicazioni geotecniche, riempitivi per crepe;
- settore alimentare: additivi per incrementare l’estetica e la freschezza, per ridurre carenze di ferro, per modifiche reologiche, e per regolare viscosità, umidità, assorbimento dei grassi e stabilizzazione delle proteine;
- settore minerario: per produrre tensioattivi anionici, tensioattivi cationici, tensioattivi non ionici, ammine grasse, perossidi organici, agenti ossidanti, prodotti sintetici, prodotti a base di zolfo;
- applicazioni petrolifere: per produrre etilene ammine, polimeri sintetici, tensioattivi non ionici, chelati, tensioattivi cationici, ammine grasse.
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