Il quarzo è uno dei minerali più comuni presenti sulla crosta terrestre, dopo i feldspati, in quanto ne occupa una percentuale del 12% circa. È un costituente delle rocce magmatiche intrusive acide, così come delle rocce sedimentarie, e si caratterizza per una resistenza molto elevata alla degradazione chimica causata dagli agenti atmosferici, per essere insolubile all’acqua e nelle rocce metamorfiche, e per un importante numero di tipologie differenti ritrovabili in natura. Di seguito approfondiamo dunque le tipologie del quarzo e le sue principali applicazioni.
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Tipologie del quarzo
- Agata: calcedonio a bande di colori differenti.
- Agata muschiata: calcedonio incolore con inclusioni verdi di orneblenda.
- Ametista: violetto e abbastanza trasparente.
- Ametrino: incrocio tra quarzo citrino e ametista, giallo e viola.
- Avventurina: calcedonio con inclusioni che lo rendono verde o rosso brillante.
- Calcedonio: qualsiasi silice criptcristallina.
- Corniola: calcedonio rosso-arancio e lucente.
- Corniola-agata: corniola con un solo colore dominante.
- Crisoprasio: calcedonio verde a causa dei sali idrati di nichel.
- Cromo-calcedonio: calcedonio verde a causa del cromo.
- Diaspro: silice opaca e particolarmente colorata.
- Eliotropio: calcedonio opaco verde scuro e con macchie ferrose.
- Enidro: calcedonio uruguaiano ricco di acqua.
- Morione: tipologia fortemente scura, nera.
- Occhio di bue: quarzo simile all’occhio di tigre, colore rosso-bruno.
- Occhio di falco: simile ai successivi, ‘gatteggiamento’ dato da crocidolite blu.
- Occhio di gatto: quarzo fibroso e giallo con effetto ‘gatteggiamento’.
- Occhio di tigre: quarzo simile al precedente, intrusioni verdi.
- Onice: agata con bande di accrescimento diritte e parallele al letto.
- Prasiolite: rara tipologia verde e lucida.
- Quarzo affumicato: marrone e trasparente, talvolta opaco.
- Quarzo blu: blu e traslucido.
- Quarzo cacoxenite: varietà incolore/semi-incolore con inclusioni bionde e/o rossicce.
- Quarzo citrino: giallo in più tonalità.
- Quarzo citrino-madera: quarzo giallo e bruno.
- Quarzo dendritico: simile a turilato e tormalinato.
- Quarzo ialino (cristallo di rocca): limpido, incolore e trasparente.
- Quarzo latteo: bianco, traslucente oppure opaco.
- Quarzo prasio: varietà con inclusioni aciculari di attinolite.
- Quarzo rosa: rosa e solitamente traslucido, colorato dal manganese.
- Quarzo ruliato: contenente cristalli di rutilo gialli.
- Quarzo tormalinato: simile al rutilato ma con tormalina nera, verde, rossa o rosa.
- Sarda: silice scura di colorazione bruna.
- Sardonice: colore della sarda e struttura dell’onice.
Applicazioni industriali del quarzo
Oltre a essere ampiamente utilizzati nell’ambito della cristalloterapia, i quarzi hanno anche importanti applicazioni industriali. I microgranuli di quarzo sono infatti utilizzati per la pittura al quarzo, insieme ad acqua e resine sintetiche, e questo genere di pittura offre resistenza, facilità di stesura e risultati di particolare eleganza. Si usa principalmente per esterni, date le proprietà traspiranti e idrorepellenti, l’essere facilmente lavabile e resistente ad alte temperature.
Il quarzo viene inoltre ampiamente impiegato per la produzione di orologi e gioielli, dati i colori caratteristici e la capacità di riflettere la luce. Ma se in gioielleria si tratta solo di una questione estetica, nella produzione di orologi consente di realizzare il movimento stesso dell’orologio, per l’appunto negli orologi con movimento al quarzo, alternativa a quelli con movimento automatico. L’energia elettrica della batteria genera infatti l’oscillazione del cristallo di quarzo, con la dovuta precisione.
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